Un viaggio che è valso la pena affrontare.
Mica lontano, a Milano Affori. Però lungo, intenso. Dentro.
Soprattutto il ritorno in treno, quel treno Porta Garibaldi – Lecco che non prendevo da mesi, anzi, dal giorno di quell’ultimo appuntamento dopo il quale sono rimasta col cuore leggero e tanto bene ancora da dare.
C’è voluto il sole, il mio treno dei ricordi, i tre anni che ho passato a guardare fuori dal finestrino verso casa sua, piuttosto che verso qualche magico tramonto sul lago, a farmi capire che devo andare avanti.
Non riuscivo a farcela perchè la cosa ancora non l’avevo affrontata.
Ora è il momento, perchè sono viva, perchè voglio farmi male se questo significa provare di nuovo qualcosa. Sbattercela sta cazzo di testa contro il muro di mattoni, ricordarmi com’era.
Per sentire.